NewsGood morning Lex
Numero 2

7 Maggio 2021


Fine vita, è pronto alla Camera il testo base

 

Dopo quasi quattro anni dalla legge sul biotestamento, entra nel vivo alla Camera la discussione delle abbinate pdl sul fine vita.

Davanti alle Commissioni Riunite Giustizia ed Affari Sociali della Camera gli on.li Alfredo Bazoli del Pd e Nicola Provenza del M5S relatori degli abbinati provvedimenti sullo spinoso tema del “fine vita” è in fase di presentazione il testo base per entrare nel vivo della discussione. Sull’argomento sono state svolte audizioni informali ed è stato costituito un comitato ristretto con il compito di cercare di assemblare in maniera organica le disposizioni contenute nelle sei diverse proposte di legge (C. 2C. 1418C. 1586C. 1655C. 1875C. 1888) .

Il nostro Paese con la legge 22 dicembre 2017, n.219 ha dettato norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT), sintetizzando due diritti costituzionali, quello all’autodeterminazione e quello alla salute. L’articolo 1, comma 1 stabilisce infatti che “La presente legge, nel rispetto dei principi di cui agli art. 2, 13, 32 cost. e degli art. 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge”.

Un altro importante tassello sull’argomento è stato posto dalla Corte Costituzionale la quale con la sentenza del 25 settembre 2019 ha stabilito la non punibilità, ai sensi dell’articolo 580 del codice penale (sull’istigazione e l’aiuto al suicidio), a determinate condizioni, di chi “agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli“.

Il tema è complesso e ricco di implicazioni dal punto di vista etico.


Superbonus 110%, il Governo pensa a misure agevolative

 

Il tema dell’efficienza energetica è al centro del provvedimento sulla transizione ecologica che il Governo si appresta a varare.

Il Governo è al lavoro su un decreto legge in materia di transizione ecologica che dovrebbe entrare in un prossimo Consiglio dei Ministri. Le prime bozze veicolate e di cui è stata presa visione, prevedono un complesso di 20 articoli suddivisi in sei capi che dettano importanti disposizioni in materia di efficienza energetica, fonti rinnovabili ed economia circolare. In particolare per quanto attiene al Superbonus 110%, se ne prevede la proroga dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2023, l’estensione anche ad alberghi e pensioni e la promozione di interventi di isolamento termico.

Ulteriori modifiche concernono lo “stato legittimo” richiesto per l’ammissione dei singoli interventi di riqualificazione energetica al Superbonus: una delle principali difficoltà riscontrata negli edifici plurifamiliari, era dovuta a situazioni di irregolarità urbanistica anche di una singola unità immobiliare che impediva, di fatto, di acquisire la certificazione di “stato legittimo” dell’intero immobile impedendo di conseguenza di accedere all’agevolazione del Superbonus. Il provvedimento in fase di emanazione propone, pertanto, di modificare le disposizioni rilevanti dell’articolo, al fine che sia consentito il rilascio dello “stato legittimo” con riferimento alla singola unità abitativa, in modo che – ai fini dell’accesso all’incentivo – non vengano considerati eventuali abusi (interni o esterni) di unità abitative che compongono l’edificio plurifamiliare. Inoltre viene previsto un procedimento per l’ammissione all’agevolazione di interventi su immobili in relazione ai quali siano rimaste inesitate domande di condono edilizio. Infine, in considerazione della circostanza che, nel nostro Paese, molte abitazioni risultano prive di impianti termici fissi, si ipotizza di proporre, ai fini dell’ammissione all’agevolazione, si stabilisce che  “per impianto termico si intende qualsiasi apparecchio, anche non fisso, finalizzato alla climatizzazione invernale degli ambienti”.


Acquisto prima casa: in arrivo agevolazione per gli under 36

 

Il Dl sostegni bis esonera gli under 36 dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale per l’acquisto della prima casa

Nelle prime bozze del Decreto sostegni bis di prossima emanazione e che è stato possibile visionare, è contenuta una norma volta a favorire l’autonomia abitativa dei giovani, in particolare di coloro che non abbiano ancora compiuto 36 anni al momento della stipula dell’atto di acquisto.

In particolare si prevede l’esonero dal pagamento dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale per l’acquisto della prima casa di abitazione, purchè non si tratti di abitazione di tipo signorile, ville, castelli o palazzi di pregio.

Inoltre, nel caso in cui il giovane acquirente per l’acquisto della prima casa sia tenuto a corrispondere l’imposta sul valore aggiunto, non essendo possibile l’esenzione IVA in considerazione dei vincoli derivanti dalla normativa europea, gli viene riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA corrisposta in relazione all’acquisto.


Piccole e medie città d’arte, previsto un aiuto dal DL Sostegni

 

Attraverso l’approvazione di un emendamento il Dl Sostegni stanzia 10 milioni di euro nel 2021 per il rilancio di borghi e città d’arte.

Tra le modifiche apportate al Dl n. 41 del 2021, meglio noto come “DL Sostegni”, in sede di conversione, durante la prima lettura al Senato (S. 2144) figura l’approvazione di un emendamento a supporto delle Città d’arte e dei borghi  particolarmente colpiti  dalla diminuzione dei flussi turistici dovuti all’epidemia da Covid-19. La proposta, presentata da tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia (emendamento n. 23.0.6 testo 3prevede l’istituzione, presso il Ministero dell’Interno, di un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021, le cui risorse dovranno essere assegnate a progetti finalizzati alla promozione ed al rilancio del patrimonio artistico. I requisiti e le modalità di erogazione verranno dettagliate da un apposito decreto del Ministro dell’Interno da emanare di concerto con il Ministro della Cultura entro 30 giorni dalla legge di conversione del decreto-legge

 


 

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